Se n'è andato l'ultimo romantico della tv, uno che era ancora convinto di poter cambiare il mondo apparendo. Nonostante le disillusioni, persino l'emarginazione. Gianfranco Funari ha sempre amato una tv esagerata, gridata, gentesca, al di sopra delle sue possibilità.
Questo però era l'aspetto più affascinante, la sfida avventurosa ed eroica, l'azzardo impresso al suo modo di fare tv.
(Corriere della Sera)
«La tv, l'ho sempre detto, è una palla magica, bisogna stare molto attenti. Le persone che ci vanno, pur altamente qualificate, hanno un grande problema: quello che si autoascoltano. La mia dote è una sola: io so ascoltare gli altri. Pendo dalle labbra. Sia dalla persona che telefona che forse è l'ultima contadina dell'ultima campagna più misera d'Italia. Sapete perché? Perché la mia cultura non è nata attraverso i libri, è nata dalla curiosità, io sono più curioso di una scimmia. Voglio sentire quello che c'è nel vostro cuore, nel vostro animo, nei vostri desideri, nelle vostre differenze».
Gianfranco Funari
mercoledì 16 luglio 2008
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1 commento:
l'ultimo funari è quello che ho preferito!!!
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