
Non ci resta che piangere è un film scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi.
Il film, l'unico realizzato in coppia dai due autori, ebbe un enorme successo al botteghino.
Regia: Roberto Benigni e Massimo TroisiSceneggiatura: Massimo Troisi, Roberto Benigni e Giuseppe Bertolucci Genere: Commedia, Italia 1984Durata: 1h 47' Scenografia:Francesco Frigeri Musiche: Pino DonaggioCostumi: Enzo Altieri - Farani sartoria S.r.l.Produzione: Mauro Berardi e Ettore Rosboch per la Yarno Cinematografica e la Best International Fil.e la Best International FilmInterpreti: Massimo Troisi (Mario), Roberto Benigni (Saverio), Carlo Monni (Vitellozzo), Amanda Sandrelli (Pia), Iris Peynado (Astiatha, giovane guerriera), Paolo Bonacelli (Leonardo), Livia Venturini (Parisina)
Curiosità
Come raccontato da Monni, Benigni e Troisi chiesero un pò di tempo per stendere il copione; decisero di ritirarsi per un pò Cortina, a spese della produzione. Dopo un mese i due, non avendo trovato ancora lo spunto giusto, chiesero di trascorrere un certo periodo al mare; non ancora pronti andarono, per un certo periodo, in Val d'Orcia. Alla fine si presentarono con tre appunti: ci perdiamo nel medio evo, s'incontra Vitellozzo, andiamo a fermare Cristoforo Colombo.
Circola anche un montaggio con finale alternativo, mandato in onda dalla RAI: Saverio sa quale sia il modo di tornare nel XX secolo, ma è disposto a rivelarlo solo a condizione che Mario sposi sua sorella.
La locomotiva che appare nel finale è uno degli ultimi tre esemplari conservati funzionanti di locomotive del Gruppo 400 della Società Mediterranea per le Ferrovie Calabro - Lucane.
Benigni e Troisi in un'intervista hanno dichiarato che la celeberrima scena in cui passano la dogana è stata girata più e più volte perché i due non riuscivano a restare seri. Addirittura la coppia ha dovuto rinunciare a girare tale scena come da copione ed è così rimasta quella che tutti possiamo vedere, con i protagonisti che ridono a crepapelle.
Il film nella versione alternativa inedita è andato in onda alcune volte fino a metà degli anni '90. Tuttavia in alcuno speciale sul film, su Troisi o su Benigni, si è mai fatto accenno a questa stranezza, parlando della versione in cui compare Leonardo.
La scena in chiesa dove Troisi dice <> è stata improvvisata; la frase di Troisi è spontanea, così come la risata di Monni e di Benigni.
G.Minà - M. Troisi- R. Benigni- Da "BLITZ" 1982
A MASSIMO TROISI poesia di Roberto Benigni
Carlo Monni su "Non ci resta che piangere"
Alcune scene del film sono state girate nel Parco "La Selva" di Palliano. Il film, pur se non bissando l'incredibile successo del primo, ha fruttato Lit.5.772.667.000 soltanto per quanto riguarda le prime visioni. 1.137.927.000 biglietti hanno permesso al film di essere in vetta alla classifica degli incassi della stagione cinematografica 1984/1985, scavalcando film come Ghostbusters ed Indiana Jones ed il tempio maledetto, evidenziando la potenza del cinema italiano, la bravura e la professionalità di M. Troisi, che, qui con Benigni, ha messo in secondo piano i campioni di incasso delle produzioni d' oltreoceano. Questo film è stato recentemente dato, per la prima volta, nella Repubblica Ceca presentato dal critico cinematografico Zderek Zaoral.
Il film, l'unico realizzato in coppia dai due autori, ebbe un enorme successo al botteghino.
Regia: Roberto Benigni e Massimo TroisiSceneggiatura: Massimo Troisi, Roberto Benigni e Giuseppe Bertolucci Genere: Commedia, Italia 1984Durata: 1h 47' Scenografia:Francesco Frigeri Musiche: Pino DonaggioCostumi: Enzo Altieri - Farani sartoria S.r.l.Produzione: Mauro Berardi e Ettore Rosboch per la Yarno Cinematografica e la Best International Fil.e la Best International FilmInterpreti: Massimo Troisi (Mario), Roberto Benigni (Saverio), Carlo Monni (Vitellozzo), Amanda Sandrelli (Pia), Iris Peynado (Astiatha, giovane guerriera), Paolo Bonacelli (Leonardo), Livia Venturini (Parisina)
Curiosità
Come raccontato da Monni, Benigni e Troisi chiesero un pò di tempo per stendere il copione; decisero di ritirarsi per un pò Cortina, a spese della produzione. Dopo un mese i due, non avendo trovato ancora lo spunto giusto, chiesero di trascorrere un certo periodo al mare; non ancora pronti andarono, per un certo periodo, in Val d'Orcia. Alla fine si presentarono con tre appunti: ci perdiamo nel medio evo, s'incontra Vitellozzo, andiamo a fermare Cristoforo Colombo.
Circola anche un montaggio con finale alternativo, mandato in onda dalla RAI: Saverio sa quale sia il modo di tornare nel XX secolo, ma è disposto a rivelarlo solo a condizione che Mario sposi sua sorella.
La locomotiva che appare nel finale è uno degli ultimi tre esemplari conservati funzionanti di locomotive del Gruppo 400 della Società Mediterranea per le Ferrovie Calabro - Lucane.
Benigni e Troisi in un'intervista hanno dichiarato che la celeberrima scena in cui passano la dogana è stata girata più e più volte perché i due non riuscivano a restare seri. Addirittura la coppia ha dovuto rinunciare a girare tale scena come da copione ed è così rimasta quella che tutti possiamo vedere, con i protagonisti che ridono a crepapelle.
Il film nella versione alternativa inedita è andato in onda alcune volte fino a metà degli anni '90. Tuttavia in alcuno speciale sul film, su Troisi o su Benigni, si è mai fatto accenno a questa stranezza, parlando della versione in cui compare Leonardo.
La scena in chiesa dove Troisi dice <
G.Minà - M. Troisi- R. Benigni- Da "BLITZ" 1982
A MASSIMO TROISI poesia di Roberto Benigni
Carlo Monni su "Non ci resta che piangere"
Alcune scene del film sono state girate nel Parco "La Selva" di Palliano. Il film, pur se non bissando l'incredibile successo del primo, ha fruttato Lit.5.772.667.000 soltanto per quanto riguarda le prime visioni. 1.137.927.000 biglietti hanno permesso al film di essere in vetta alla classifica degli incassi della stagione cinematografica 1984/1985, scavalcando film come Ghostbusters ed Indiana Jones ed il tempio maledetto, evidenziando la potenza del cinema italiano, la bravura e la professionalità di M. Troisi, che, qui con Benigni, ha messo in secondo piano i campioni di incasso delle produzioni d' oltreoceano. Questo film è stato recentemente dato, per la prima volta, nella Repubblica Ceca presentato dal critico cinematografico Zderek Zaoral.


Intervista a Benigni
Prima di fare questo film noi ci siamo detti "Dobbiamo fare un film dove la gente si può riconoscere, dove tutti possono immedesimarsi". Allora abbiamo detto "A quale giovane, specialmente della nostra generazione, non è mai capitato di finire nel 1400?" Allora facciamo un film in cui la gente si ritrova, quindi è quasi autobiografico.Abbiamo scelto uno dei fatti più banali del mondo per riconoscere la società di oggi, la cosa più normale che può accadere, la solita storia insomma.
Soddisfatti del vostro incontro? Siete autori e registi insieme di questo film. Qualche difficoltà?
No, abbiamo trovato un ottimo direttore della fotografia in Rotunno, un ottimo musicista in Pino Domaggio.Nino Baragli al montaggio lo voglio ricordare.
Deve aver sofferto moltissimo questo montatore, dato che loro ha girato metri e metri di pellicola.
Io dicevo basta, ma giravamo ancora, giravamo ancora, sai com'è fatto Benigni…
Soddisfatti del vostro incontro? Siete autori e registi insieme di questo film. Qualche difficoltà?
No, abbiamo trovato un ottimo direttore della fotografia in Rotunno, un ottimo musicista in Pino Domaggio.Nino Baragli al montaggio lo voglio ricordare.
Deve aver sofferto moltissimo questo montatore, dato che loro ha girato metri e metri di pellicola.
Io dicevo basta, ma giravamo ancora, giravamo ancora, sai com'è fatto Benigni…

2 commenti:
olleeee!!! ogni tanto resuscito :P
e meno mario!!
su su :)
soldatino
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