martedì 29 luglio 2008

Mario Brega



Noto anche come: Richard Stuyvesant
Nato a Roma nel 1923. Deceduto a Roma nel 1994. Sicuramente gran parte del successo dei primi film di Verdone va attribuita a lui . Alcune sue frasi sono diventate oggetto di culto nonché parte del bagaglio linguistico di Roma e provincia (chi non ha mai citato la mitica SPADA DE ‘ FOCO , o l'altrettanto mitico dialogo nell’alimentari di Borotalco: “A Sè assaggia ‘sto prosciutto, è ‘n zucchero”. Da ricordare soprattutto in Un sacco bello (nel ruolo del signor Brega “sì quello deootavo piano” ) e in Bianco Rosso e Verdone nel ruolo del camionista ( “A signò me chiameno er principe” ). Personaggio del tutto marginale durante la sua carriera di attore, Brega si è formato alla scuola di Fellini e Sergio Leone. Memorabile rimane la sua parte in "Il buono, il brutto e il cattivo", dove interpreta un implacabile gangster. La fama universale arriva però con la nascita del coatto compagno comunista che tutti ricordiamo. Brega è da sempre il duro, il cattivo senza pietà, il "border line" che, all'occorrenza, può trasformarsi in una pasta d'uomo. Ecco perché Brega è un simbolo: è un uomo vero, reale, tutto d'un pezzo. Un coatto che vive come tale senza il minimo rimpianto.

(dal sito de Vacanze di Natale)














Ah dimenticavo... GRANDE LAZIALE!

Un ragazzo racconta:
Io lo conobbi: andai a casa sua in via Oderisi da Gubbio. Nell'ingresso c'era una foto bella grossa di Bruno Giordano che segna un gol dalla linea di fondo sotto la Nord in un derby (mi pare 1977). Io domandai: "Ma lei è della Lazio? pensavo fosse dell'altra squadra..."
Mario Brega: "Maddeché, ahooo! Io so' daa Lazzio, mi' moje è daaaroma. Io je dissi so' daa Lazzio e tu t'attacchi ar cazzo. E lei s'è attaccata!"

4 commenti:

baebi ha detto...

Mitico Mario Brega

soldatino72 ha detto...

a signò sta mano poesse piuma e poesse fero...
:P

Anonimo ha detto...

Complimenti per il tuo blog!
Mi hai fatto passare un ora in relax
anche se non vi conosco.
Girovagando nel web mi sono abbattuto in questo mito del cinema popolare romano!
Un uomo vero... nella vita era veramente così!
Complimenti soldato!
Bel blog!
continua così!
A presto!

Nicola

Fabrizio ha detto...

Ciao, forse ti confondi ... Il grande Mario, faceva il gangster nel capolavoro di Sergio Leone "C'era una volta in America"!
Invece ne "Il Buono, il Brutto, il Cattivo" era il caporale nordista picchiatore incaricato dal "Cattivo" di pestare a sangue il "Brutto" per farsi confessare il nome del cimitero dove erano stati nascosti 200.000 dollari d'oro dentro una tomba.
Infine, nello spettacolare "Per qualche dollaro in più" era "El Nino", il guardiaspalle del criminale messicano "Indio" impersonato da G.M. Volontè.